Ho acoltato la Santa Messa del primo giorno dell' anno 2014, in compagnia di mia moglie Rosanna nella dolce e tranquilla atmosfera della chiesa di San Gelasio I martire e Papa in Roma, sita via F.Corni n.1
Per chi entra in quel tempio del culto, secondo me, esce abbastanza colpito dal fascino di una esemplare e bellissima luce di serenità, è come assorbire il taumaturgico ricostituente di un incoraggiamento alla vita...
Un edificio che sa di di semplice e Cristiana Santità, con la luce solare filtrante dalle vetrate, dove le parole semplici del giovane parroco Don Giuseppe Raciti sono sufficienti a donarti la luce di un ottimistico anelito di fede..
Sembrava quasi di essere in un Santuario, dove tutto si trasforma e ti coinvolge, per farti uscire più speranzoso e fiducioso nel mondo che ti circonda...
In quel tempio, quasi raffigurante un tendone che protegge un insieme di serafiche persone in attesa di donare vera carità cristiana, mi ha quasi trasfigurato...
In quel luogo, senza organo, ma con un semplice armonio, immaginavo poter vedere eseguita la bellissima Ave Maria dalla Messa n.8 del compositore italianissimo Paolo Giorza, di cui quest' anno ricorre il centesimo anniversario della sua scomparsa
Tutti siamo a conoscenza che a detto compositore (quello della patriottica canzone "la bella Gigogin" e dell' opera Alba Barozzi), esiste una via intestata sia a Roma che a Milano
Lo spartito della messa n. 8 del Giorza, trovasi in Australia, dove il compositore visse per circa 11 anni
Queste scansioni dell' Ave Maria della Messa n.8 di Paolo Giorza, facevano parte dello spartito intero, ceduto anni fa dal collezionista Carlo Lamberti alla Libreria Nazionale di Canberra in Australia
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